Nove narratori, scrittori il cui inarrivabile capofila è Corrado Alvaro; ventitré racconti, tra questi, sei mai pubblicati; fatti e persone già pronti per chi voglia sceneggiarli. Un progetto di «vita insieme», un impegno a uscire dall'isolamento culturale. Platì, la "Heimat" di Luigi Mittiga utilizza quel corto circuito tra cinema e vita, tra cinema e memoria attorno a cui ha costruito "I love Platì", il suo libro precedente. C'è il Saverio Mittiga scrittore ottocentesco dalla felice vena gotica; Antonio Delfino misterioso e allusivo fino all'ambiguità, tutto interno agli idiomi sociali del luogo; Michele Fera a volte surreale, ironico nei suoi brevi scritti sulla «Gazzetta del Sud» degli anni Cinquanta; fino all'amaro, quasi grottesco Michele Papalia che chiama in causa con parole aspre 'ndrangheta, mafia e antimafia. E tanti altri (Catanzariti, Zappia, Virgara) autori di storie brevissime. Ancora, l'epico "Harvest" dove Mimmo Addabbo va a braccetto con Sergio Leone. Su tutti, un prossimamente di Ida Fazio.