Una città si specchia nelle luci, e nelle ombre, del Natale attraverso le storie private e collettive dei suoi scrittori. Un bambino che scrive una lettera, dal retrogusto amarognolo, a Gesù Bambino, un misterioso furto di un bue nel presepio, un'agenzia di parenti in affitto, un bambino che ha qualcosa da insegnare a un generale. Dieci autori torinesi che, con i loro racconti, come scrive il curatore Giovanni Tesio, "rovesciano un cliché, frugano dietro il prevedibile, cercano di spremere un senso che viene dalla constatazione di un tempo alieno, estraneo, a volte amaro, crudo, nudo, drammatico e persino tragico" che è quello del Natale.