Così come l'esperienza musicale della band inglese si apre a molteplici influenze incontrando il synth pop, il pop rock, l'elettronica, questa raccolta di racconti è fatta di undici storie che narrano persone, riproducono ambienti, creano atmosfere e suoni diversi, eppure confinanti. Il risultato è un susseguirsi di racconti elettrici, nei quali le parole creano «attimi di luce nel caos», cortocircuiti, e più che ricucire strappano, si fanno spiraglio perché anche dall'oscurità penetri la luce. Ci sono case, boschi, città e cupezze piene di vita. Mondi perduti in cui ci si può ritrovare, attraverso una scrittura sonora, a tratti rarefatta, che tra le righe lascia filtrare l'immenso potere della musica.