È per gli scrittori isolani un'ossessione, un mito: basti pensare al Verga. Un volano narrativo, che fa del possesso, della smaniosa sete di avere e soprattutto di accumulare, quasi l'unica certificazione in vita. Una vera e propria fede, forse l'unica professata: che radica alla terra, avvinghia alle cose, spesso trasformandosi in gravosa e definitiva zavorra.