La passione d'aver libri e le sue conseguenze sull'animo umano: questo il filo rosso che percorre i tre racconti dell'800 francese qui riuniti: "Boulard bibliomane", dal saggio "Boulard bibliomane ou la médicine des passions" (1841) di J.B Descuret, "Bibliomanie" (1836) di Gustave Flaubert e "L'enfer de bibliophile" (1860) di Charles Asselineau. I tre autori, un illustre medico, un grande scrittore alla sua prima prova d'autore e un letterato decadentista, delineano con arguta perspicacia psicologica i tratti distintivi dell'animo afflitto dalla passione e dalla mania dei libri: la bibliofilia e la bibliomania. Il confine tra i due termini è sottile, quasi impercettibile, e spesso si crea confusione. direi che il bibliofilo possiede i libri, il bibliomane ne è posseduto afferma Descuret nella sua patologia delle passioni. L'insaziabile desiderio di libri angoscia il bibliomane, che ai libri consacra tutto se stesso, ogni sua risorsa, terrena e spirituale, persino la vita. Scendete anche voi a braccetto col diavolo nel girone dei maniaci di libri, voi che amando leggere e amando i libri, vi sentite bibliofili, e serbate in fondo all'animo la consapevolezza di essere tutti un po' bibliomani.