Il titolo Ambaradan, che nell'accezione moderna del termine vuol dire confusione, baraonda, fa pensare subito al reale contenuto del libro: uno zibaldone di pensieri e parole in libera uscita, che hanno per comune denominatore il senso dell'ironia, anche quando trattano argomenti seri o seriosi. L'autore tende soprattutto a smitizzare i luoghi comuni, specie i cosiddetti pensieri unici e le varie mode correnti. Le frecciate non risparmiano neppure la politica che offre quotidianamente tanti spunti per riflessioni amare o ironiche. Il tutto va preso, è ovvio, con un pizzico di leggerezza, tanto è vero che lo stesso autore amichevolmente sconsiglia la lettura del libro a chi si prende troppo sul serio. Un chiaro invito, insomma, a riderci (o sorriderci) su.