Questo libro è il racconto di un sogno profondo, un desiderio ardente di libertà e felicità. È un invito a credere nei propri sogni e a realizzarli. I sogni, come le stelle nel cielo, sono infiniti. Il titolo, "È ancora giusto sognare," è una riflessione complessa che si interroga sulla validità dei sogni dopo le tragedie e le ingiustizie del passato, come l'Olocausto. L'autrice si chiede se è giusto desiderare la felicità in un mondo segnato da tanta sofferenza. Attraverso questo libro, Paola Ines Antonucci vuole ispirare i lettori a sognare e a credere nella possibilità di realizzare i propri sogni. Nonostante le tragedie e le ingiustizie storiche, afferma che sognare è ancora giusto, ma con una consapevolezza profonda del passato. La vita è considerata un sogno magico, e amarla è la chiave per perseguire la felicità. Nonostante il passato tragico, è ancora giusto sognare, purché si mantenga una chiara consapevolezza di ciò che è accaduto. La felicità diventa quindi una questione etica, ma la conclusione è che sognare è un diritto che non dovrebbe essere negato, anche se il passato è stato segnato da orrori inimmaginabili.