Nel 1982, in occasione del trasferimento presso il Museo Contadino di Cassego dell'archivio della famiglia De Paoli di Porciorasco, è emerso un erbario figurato datato 1598. Questo documento, presentato in copia anastatica, è stato analizzato in tutti i suoi aspetti - i materiali (carta, inchiostri e pigmenti), i contenuti, le specie di piante rappresentate, i modelli, il contesto archivistico - e si sono formulate ipotesi sulla circolazione dei saperi naturalistici nell'area dov'è stato rinvenuto ed utilizzato dalla fine del XVI al XIX secolo. Le fonti iconografiche, sia manoscritte che a stampa, provengono dalla tradizione medico-botanica (Ortus Sanitatis e Tractatus de virtutibus herbarum). L'erbario a una prima ricognizione appare come un taccuino di disegni, dal formato tascabile, su cui almeno due autori hanno disegnato e altre mani hanno aggiunto annotazioni. All'interno della produzione botanica manoscritta del periodo e dell'area geografica (l'Appennino tra Liguria, Emilia-Romagna e Toscana), si tratta di un oggetto particolare tra gli erbari figurati, "collocato" tra la precedente tradizione manoscritta medievale e quella dell'iconografia botanica a stampa.