"Avere queste armi a casa, sui nostri muri, sotto i nostri occhi, era come vedere concretamente tutto quello che avevamo studiato io e mio marito Mario, come rivivere i nostri viaggi avventurosi in Asia. Una sorta di distintivo che abbiamo sempre portato con orgoglio. Conservare i vari tipi di armi asiatiche ci dava l'impressione di salvare un mondo che tutti stavano dimenticando". Dalle parole di Vanna Ghiringhelli, raffinata collezionista e autrice di questo testo, si coglie tutto il suo senso: ben più che un catalogo ragionato di una preziosa collezione, "Damasco d'oro, damasco d'argento" è un atto di amore e di cura verso un patrimonio storico e culturale che rischia di perdersi. Un viaggio "sul filo di lama" che parte dalla Persia e arriva alle Filippine, passando per il subcontinente indiano e il sud-est asiatico (e non solo).