«... Sui fondi ecclesiastici incamerati [attraverso le soppressioni] si fondò la gran parte della struttura bibliotecaria nazionale... Ma molti conventi riuscirono a salvare una parte cospicua dei loro libri e a conservarli nelle loro biblioteche, specialmente quando apparivano, già allora, rari e di pregio. Questi libri furono gelosamente conservati nei conventi di origine fino a che, nella seconda metà del Novecento, senza più timori di incameramenti, furono riuniti in conventi cittadini per essere anch'essi catalogati e messi a disposizione del pubblico nei diversi progetti nazionali ed internazionali di diffusione delle notizie bibliografiche sul Web, ricorrendo anche alle più recenti analisi bibliologiche. La strada seguita in Italia dalla gran parte dei libri appartenuti a conventi grandi e piccoli ci viene presentata, in forma esemplare e paradigmatica, da questa ricerca che Giovanna Bernini ha condotto su 55 incunaboli e tre cinquecentine ora presenti nella Biblioteca Francescana milanese di S. Angelo dei Frati minori della Provincia di sant'Antonio del nord Italia» (Dalla Prefazione del prof. Giorgio Montecchi).