Con il lancio dell'iniziativa Belt and Road da parte del governo cinese nel 2013, è via via tornata a crescere l'attenzione dell'opinione pubblica internazionale sui grandi collegamenti materiali dopo anni in cui il dibattito politico, soprattutto nei Paesi occidentali, si era fortemente concentrato sulla connettività digitale. La pandemia esplosa lo scorso anno ha poi mostrato, in modo brutale ma significativo, l'irrinunciabilità della presenza e degli spostamenti fisici: dalle attività produttive al trasporto merci, dal turismo alla formazione, dall'intrattenimento al semplice svago. Nelle economie più avanzate, i governi stanno investendo massicciamente sulle infrastrutture e chi è rimasto più indietro si sta ora affrettando per recuperare il tempo perduto, come Joe Biden negli Stati Uniti o l'Italia stessa attraverso il PNRR, recentemente presentato dal governo Draghi. La nuova grande partita geopolitica del secolo si giocherà certamente anche su questo fronte ma, oggi, costruire assume un significato diverso dal passato, legandosi strettamente ai concetti di sostenibilità e resilienza. Scenari Internazionali compie un nuovo viaggio nel mondo per scoprire cosa sta accadendo.