È una lettura di fatti articolata, questa che ci offre Aldevis Tibaldi, frutto della sua esperienza e del suo impegno personale nelle lotte degli ultimi decenni a difesa dell'ambiente e dei diritti sociali. Si parla di inquinamento, di distruzione del territorio e del paesaggio, dalla Carnia alla pianura friulana, dal Carso alla laguna maranese, ma anche della solidarietà dimostrata alle lotte in altre regioni, come quelle contro la TAV in Val di Susa. Sono storie di un degrado ambientale che poteva essere evitato, perché qui si documenta non una "sterile" opposizione, ma un impegno di cittadini, comitati e associazioni a trovare soluzioni ai problemi, una partecipazione sociale cosciente e collettiva che invece è stata oscurata, marginalizzata, derisa e in molti casi perseguitata e repressa dai "poteri forti" trasversali che hanno imposto le scelte alle forze politiche al governo della Regione e del Paese. La minuziosa ricostruzione dei fatti attraverso l'ampia citazione di documenti rende conto non solo della gravità della situazione ambientale creatasi nel corso dei decenni, ma del degrado della stessa democrazia, e giustifica l'enfasi del racconto e del linguaggio, nella convinzione che solo una presa di coscienza e un impegno di massa potranno salvarci.