L'uomo, confrontandosi con l'ambiente in tremila anni di storia, rischia di passare da vittima impotente a carnefice incosciente. Il grande puzzle dell'evoluzione del pensiero ambientalista viene ricomposto in un unico filo conduttore, l'ambiente, sempre più spesso martoriato da interventi che ne alterano i cicli biofisici e ne saccheggiano le limitate risorse. Tra progresso e conservazionismo, contrasti tra geo e antropocentrismo, la sfida si concentra sull'uso sostenibile della tecnologia, al fine di trasformare l'economia dello spreco in economia del riciclo. Come in un romanzo, le alterne vicende alla ricerca di una neotecnica ambientalista, fanno sperare in un passaggio dalla gestione dei progetti ad un progetto di gestione. Ci riusciremo?