Le etiche ambientali condividono l'esigenza di criticare ogni teoria morale incapace di considerare l'ambiente come qualcosa di più di un semplice depositario di meri valori strumentali. Le ormai conosciute etiche della responsabilità difendono il valore morale che la natura ha per l'umanità globale e futura. Sul fronte cosiddetto "animalista" le etiche sensiocentriche e psicocentriche estendono lo status di paziente morale persino oltre la specie umana, fino a includere nella riflessione gran parte degli animali non-umani. In nessuno dei due casi la comunità morale è estesa anche oltre la soggettività o l'individualità, ed è sotto questi aspetti che le loro seppur diverse teorie del valore si rivelano secondo alcuni filosofi ancora troppo condizionate dall'antropocentrismo. A contrastare i primati della soggettività e dell'individualità sono, rispettivamente, l'etica biocentrica di A. Schweitzer e P.W. Taylor e quella ecocentrica di A. Leopold e H. Rolston III. Questo volume esplora le teorie delle principali figure di riferimento delle due correnti e analizza nel dettaglio il problema della ricerca di una plausibile e difendibile teoria non-antropocentrica del valore intrinseco. Con un saggio di M. Ciastellardi.