Nelle prime fasi della vita alimentarsi non è un problema, basta affidarsi al seno materno. Poi, quando dobbiamo scegliere da soli, per sapere cosa mangiare dobbiamo affidarci alla cultura. Siamo costretti a fidarci della gastronomia che si è evoluta insieme alla nostra capacità di procurarci il cibo e di prepararlo, alle disponibilità presenti nelle nostre regioni, di quello che ci preparava la mamma da bambini o delle suggestioni della pubblicità. A complicarci ulteriormente le cose ci sono poi gli odori, i colori, i sapori dei cibi ma anche tutti gli altri infiniti significati di cui li abbiamo rivestiti e che poco o nulla hanno a che vedere con le loro caratteristiche nutrizionali. Pensare il cibo, nella nostra evoluzione, ci è stato di grande utilità ma oggi, a tavola, sicuramente non è un vantaggio.