Rümke appartiene alla storia della psichiatria e della psicopatologia olandese della prima metà del '900 e questo libro descrive uno studio condotto alla Clinica Valerius di Amsterdam sulle persone "felici" che vi sono state ricoverate. La sindrome di felicità viene individuata in nove casi di psicosi più o meno atipica su cinquemila pazienti della clinica, molti dei quali con disturbi psichiatrici. L'autore cerca sempre una buona descrizione sintomatologica e del vissuto per arrivare a una diagnosi che permetta una comprensione del paziente. Ciononostante, alcuni casi dei quali egli si occupa direttamente nell'indagine in esame non portano a inequivoche formulazioni diagnostiche e diversi interrogativi rimangono senza risposta. L'autore ci racconta i suoi "incontri felici", cioè i suoi incontri con persone che sperimentano quel sentimento di felicità che accomuna tutti gli esseri umani e avanza per loro l'ipotesi di una prognosi più favorevole.