Dopo il saggio Archetipi Mitologici, Valentina Rapaccini, giovane neuropsichiatra infantile, prosegue la sua visionaria esplorazione nell'universo della mitologia greca, declinando la vocazione umanistica con il composito rigore della formazione scientifica. "Elogio della consunzione epica" è un immaginario epistolario fra divinità e protagonisti del pantheon greco. L'arcana cripticità del titolo è indicativa delle intenzioni dell'autrice: celebrare in forma lirica la caducità della combinazione di poteri e debolezze che caratterizza la spiritualità irrisolta di forze ed entità soprannaturali popolanti la transitoria eternità dell'Olimpo greco. Questa corrispondenza epistolare è un'affabulazione che narra di desideri, gelosie, vendette, amori, conflittualità, gioie, rivalità, egoismi. Una contaminazione fra umano e divino che crea suggestiva disarmonia fra epicità umana e precarietà divina, tratto distintivo dell'ancestrale universalità della cultura della Grecia Antica.