Testo imprescindibile per i praticanti e gli appassionati di arti marziali, "Il libro dei cinque anelli" è opera del più grande guerriero della tradizione giapponese: Miyamoto Musashi, vissuto nel Sedicesimo secolo, fondatore di una scuola di arti marziali e «Maestro» ne senso più ampio del termine. Rileggendo i suoi insegnamenti, infatti, possiamo individuare una «Via» per affrontare, al di là del combattimento in sé, la vita in generale: una «Via» che passa dal miglioramento costante di sé stessi, dalla capacità di sentire, di agire e di comprendere la complessità della realtà e di individuare al suo interno le soluzioni, spesso semplici, che la realtà stessa ci offre, raggiungendo quella condizione di pace con sé stessi che è l'obiettivo finale del guerriero di fronte alla morte ma, in senso più ampio e per noi, il punto di partenza di qualsiasi conquista. Come già aveva fatto nel fortunato "Cavalcare la propria tigre", ormai un classico della rivisitazione in chiave attuale della lezione degli antichi maestri, Giorgio Nardone ci riporta in Oriente per mostrarci, attraverso un'analisi puntuale del testo di Musashi, l'utilità della tradizione marziale, non solo nella risoluzione dei nostri problemi, ma anche nell'adozione di un approccio felicemente strategico alla vita.