"Le notti dell'isteria" e "...dopo 14 anni", scritti da Massimo Fagioli nel 1985 e nel 1999, si fondono in questo libro in un unico lungo affresco storico sociale e politico di un'epoca, il Sessantotto: "quel sogno allo stato di veglia" che ha segnato un'intera generazione in tutto il mondo ed è al centro di una profonda critica che Fagioli rivolge al marxismo, al freudismo e alle stesse ideologie del 1968. Marx, Lenin, Stalin, Mao, Freud, Marcuse, Lacan, Basaglia si rivelano, in realtà, "maestri" soprattutto nel negare l'esistenza e la possibilità di conoscenza dell'irrazionale con esiti disperanti sulla mente di quei giovani che furono poi la scintilla del grande movimento spontaneo di persone da cui nacque l'Analisi collettiva.