"Quanto ai miei lettori medici, mi rendo conto che questo trattato, per il suo orientamento, esula in parte dal campo delle nostre preoccupazioni quotidiane. Forse essi lo troveranno, e probabilmente a ragione, troppo "filosofico". Tuttavia solo essi, e non i filosofi, possono trovare di fronte ai malati, ispirandosi a qualcuna delle idee esposte in questo lavoro, l'occasione di mettere in evidenza dei dati nuovi. Il fatto è che questo trattato, per quanto possa apparire filosofico, è nato a contatto diretto con i pazienti. E se, per certi versi, sembra allontanarsi dall'aspetto puramente medico della psichiatria, lo fa in virtù del principio che, di fronte a una certa categoria di fenomeni, dobbiamo estrarne tutto quello che essi possono darci quanto a dati essenziali; e anche in virtù della convinzione che ogni conoscenza e ogni ricerca non possono fare a meno di produrre prima o poi da se stesse il proprio frutto, senza che si debba fin dall'inizio concentrare gli sforzi su questo punto. Forse dunque medici e filosofi trarranno qualche profitto da questo trattato".