"Perché ci si uccide? Cosa spinge una persona - molto spesso giovani, adolescenti - a compiere quel gesto fatale? Quali e quanti dolori hanno tormentato il cuore che si decide di morire? Queste le domande che ci poniamo di fronte ai suicidi. Leggere le loro storie come una delle tante notizie è già di per sé una sconfitta. Significa che l'irreparabile si è compiuto. Mai nulla è come appare. Neppure una morte per suicidio. Per farcelo capire, per farci arrivare un messaggio ben preciso, il Prof. Diego De Leo, che è da anni punto di riferimento scientifico in quest'ambito, fa un passo indietro e lascia che a parlare siano le storie. Siano quelle persone che per un soffio hanno 'mancato' il suicidio; che per un imprevisto sono qui a raccontarci come si arriva alla decisione finale. Siano quelle persone che hanno vissuto il dolore della perdita di un loro caro per suicidio. Storie che attraversano una verità nera per diventare luce d'amore che illumina chi resta. Ci accorgiamo infatti di quanto l'onda del dolore abbia travolto chi patisce l'assenza dell'assente. Chi resta deve compiere la fatica più grande, il cammino più difficile: sopravvivere. Sopravvivere alla scelta che li ha esclusi dalla scelta, e dall'aiuto. Questo libro, composto da tante storie, è una lettura per tutti. Uno spaccato inedito su temi ancora difficili e che faticano ad essere trattati con competenza dalla stampa. Leggendo questo libro il lettore scoprirà come anche la più inimmaginabile sofferenza possa trasformarsi in esperienza d'amore. E che c'è sempre un'altra vita. Perché la vita c'è sempre. È sempre lei che trionfa." (dall'Introduzione di Barbara Codogno)