Le guardie in emergenza di un medico psichiatra diventano, in questo libro, una sorta di «viaggio al termine della notte», attraverso atmosfere colte dal vivo, oltre ogni teoria, durante la convulsa dinamica delle varie situazioni. Al colpo d'occhio appaiono dettagli di casi clinici come scintille in fuga nel tempo. Lacrime, sguardi, mani, urto di corpi, urla, silenzi: trascriverli è come sviluppare, il giorno dopo, un negativo rimasto tra le tasche del camice; dopo, ma non troppo, che la tempesta è passata. Tra le ceneri di queste esperienze si trovano le braci che fanno viva una storia, vera una vita. Il libro è dedicato a coloro i quali, oltre la crisi della psichiatria, credono nella clinica dell'incontro, capace di svelare la bellezza nel dolore, la libertà nel destino, l'amore nella morte. Prefazione di Giovanni Stanghellini.