Calamità, terremoti, disastri e sciagure sono, purtroppo, parte della condizione umana, e di norma le persone sono «naturalmente» attrezzate per reagire agli stress estremi provocati da simili eventi. A volte, però, il fatto traumatico può fissarsi nella mente di chi ne è testimone o protagonista al punto da non abbandonarlo più: siamo allora di fronte alla patologia chiamata disturbo post-traumatico da stress. La persona in questo caso diviene letteralmente prigioniera di un passato che continua a inondare il suo presente di paura, dolore e rabbia, impedendole di proseguire il suo cammino verso il futuro. Oltre a definire e inquadrare il disturbo post-traumatico da stress e a dar conto delle ricerche sull'argomento, questo libro presenta in modo esaustivo e sistematico il protocollo di trattamento del disturbo post-traumatico da stress messo a punto con ottimi risultati presso il Centro di Terapia Strategica di Arezzo. Da sempre la Terapia Strategica si propone come una terapia breve, orientata sul «qui e ora» della persona; questo non significa però negare l'importanza della storia di ciascun individuo. Il terapeuta strategico evita di interpretare il passato e di assegnargli un significato che spesso rimane sconosciuto anche a chi lo ha vissuto, ma quando - come in questo caso - è il passato a costituire il problema del presente, il lavoro del terapeuta strategico si rivolge proprio all'evento trascorso o, meglio, alla sua ricollocazione; non si tratta cioè di cancellare il passato, ma di aiutare la persona a sbloccare le risorse di cui è naturalmente dotata e che il trauma ha temporaneamente paralizzato, e a riportarlo nella sua giusta posizione temporale: quella, appunto, passata.