Da un cassetto dello studio di un anziano psichiatra viene fuori per caso uno scatolo con dei nastri dimenticati. È la voce di Bruno Callieri, dagli anni Ottanta del Novecento. Il tempo si riavvolge attorno a questa "ultima lezione". Tra la gioia e la nostalgia l'allora giovane allievo trascrive un intero corso di psicopatologia generale e clinica, con forte curvatura fenomenologica. Il Professore, come suo solito, non segue un testo scritto, parla a braccio, mantenendo un rigore esemplare. Le sue pause, le parole pensate, il suo impeto. Quasi un testamento spirituale. Un lascito ai giovani clinici da parte di un grande testimone della storia, che ha stretto la mano a Jaspers e a Jung, che è stato con Schneider ad Heidelberg e che ha tenuto viva, nel corso di oltre mezzo secolo, la passione per l'esistenza, e l'incontro con il caso singolo, l'amore per l'umanità.