Questo libro racconta un evento: l'incontro, totale ed esclusivo, ambiguo o perentorio, autentico e fondante, tra uno psicopatologo dalla lunga esperienza clinica consumata su vite coinvolte in quell'orizzonte tragico e misterioso che la psichiatria indica col termine di esperienza psicotica. Di questa, tra le ombre del tramonto, vengono colti, qui, gli ultimi bagliori. La vita umana tracciata in queste pagine è segnata dalla narrazione di molti incontri, brucianti o terminali; talvolta gli uomini che colloquiano, riescono a sfondare l'incomprensibilità dell'esperienza psicotica, costituita da un tempo e da uno spazio dilatati, coartati o frantumati, ma ancora densi di corpo, di esistenze e di mondi. Ospite ovunque straniero, al difficile guado tra realtà e delirio, lo psicopatologo clinico diventa, in questo doloroso e affascinante viaggio al termine della notte, un viandante e un cercatore di senso: colui che attraversa, al di là della clinica, la pienezza della condizione umana, volto ad incontrare se stesso nello sguardo dell'altro. Ritrovando l'altro dentro se stesso: il perduto mondo della vita tra le nebbie dell'angoscia, della malattia e della morte.