Questo libro è dedicato al problema delle schizofrenie sub-apofaniche ovvero di quelle condizioni in cui non compaiono dichiarati fenomeni di primo rango e soprattutto non compare delirio, non è cioè avvenuta quella che si può chiamare fase della apofania, cioè del fenomeno rivelatorio che struttura il delirio schizofrenico. Sindromi che possono tuttavia a buon diritto essere considerate disturbi schizofrenici. L'interesse è duplice: da un lato ci interrogano radicalmente su che cosa possa essere chiamato schizofrenia, dall'altro lato possono forse gettare luce sul disturbo basale del processo schizofrenico e in quale relazione si riveli rispetto ai modi normali della presenza umana. La domanda che mi pongo è se accanto alle parole nelle quali si declina il delirio esista una sorta di silenzio della psicosi. In qualche modo un'area squisitamente negativa, ma forse anche per questo più vicina al disturbo generatore di base.