Questo libro dispiega quel che un vasto gruppo di persone ha fatto e tentato di fare, lavorando a Trieste dapprima con Franco Basaglia e poi per altri trent'anni dopo la sua morte. Tuttora viva e ampia la sua risonanza internazionale, si vuol fissarne una parte di memoria, convinti della sua attualità. Si cerca qui di raccontare ragionando, partendo dalla psichiatria, attorno a pratiche etiche, ad attenzioni estetiche riconoscibili, ricche di voglia di una democrazia profonda. Sorta di Diario di lavoro di un gruppo che è stato comunque insieme per 40 anni, il testo si presenta sotto forma di almanacco testo-immagini, cronistorie in buona parte a colori.