Prendendo spunto dal lavoro artistico di Jaswant Guzder, le cui opere sono state esposte al Museo della Mente nel 2013, il volume - che si avvale dei contributi di etnopsichiatri, psicologi, antropologi, epidemiologi, storici dell'arte e curatori museali - presenta una serie di riflessioni sui fenomeni di dislocazione culturale e ibridazione che si verificano nelle condizioni migratorie. Un volume sul futuro della psichiatria e su quanto la lezione delle precedenti generazioni di emarginati, isolati e pazienti psichiatrici possa contribuire a sviluppare politiche di inclusione sociale per la gestione e la cura di migranti e rifugiati.