«L'ultima domanda dell'intervistatrice l'aveva turbato. Sebbene avesse risposto con sicurezza, nel suo stile caratteristico, qualcosa l'aveva colpito nel profondo. Il quesito non faceva parte del copione che gli avevano fornito in precedenza. Probabilmente era considerato una semplice formalità o una battuta finale insignificante. Per lui, comunque, quest'ultima domanda aveva reso ogni altro aspetto della serata, anzi, della sua intera vita, irrilevante. "Ma lei è felice?" aveva chiesto la ragazza.» Tutto parte proprio da questa domanda: sei felice? Due uomini, con alle spalle percorsi di vita totalmente differenti e divenuti improbabili soci in affari, scoprono come la felicità non sia un enigma filosofico, ma piuttosto uno stato mentale alla portata di tutti. Il Miliardario con il suo denaro e il Monaco con la sua saggezza non erano mai riusciti a conseguirla, ma, nel corso di qualche settimana trascorsa insieme nell'hotel di cui sono comproprietari, imparano l'uno dall'altro che non si tratta di sacrificare né di acquisire alcunché: la felicità non è un obiettivo da raggiungere quanto piuttosto un percorso da seguire giorno dopo giorno. Capiscono che non è nient'altro che il risultato della somma di atti ordinari della vita quotidiana, fatti bene e con gratitudine. Spesso la più grande saggezza risiede nelle idee più semplici.