«L'Impruneta fu presa a cannonate dagli alleati (dice per far scappare i tedeschi che in realtà non c'erano più) ma il peggio arrivò dall'alto con un bombardamento che ancora oggi lascia molti dubbi. Tutte le strade furono fatte saltare. Via Mazzini, centrata dalle bombe, era ostruita da fumo, macerie, fiamme, morti e feriti. In Via Cavalleggeri fu colpita la casa di "Granchio", un carbonaio che aveva offerto ricovero nel suo locale con una grande volta a tante persone. Una seconda incursione centrò in pieno il caseggiato di "Rombolo" ostruendo la Via di Fabbiolle...» In queste memorie, raccolte da Riccardo Lazzerini e Filippo Venturi, Vasco Sieni - oggi centenario - racconta di sé, del periodo bellico e di come più volte abbia scampato i pericoli riuscendo sempre a tornare a casa.