L'alter ego dell'autore, il simpatico giornalista ticinese che in ogni occasione indossa un'elegante sciarpina, torna a Parigi per un'altra inchiesta nel mondo dello spettacolo transalpino dopo quella su Boris Vian. Questa volta si tratta di Coluche, l'irriverente comico che prendeva di mira senza mezzi termini i politici e i disequilibri della società francese. Il giornalista ne segue la tumultuosa ascesa dai palchi della Parigi bohémienne fino alla radio nazionale e all'Olympia, attraverso la sua estemporanea candidatura alle elezioni presidenziali, gli eccessi che ne hanno sempre minacciato l'esistenza (ma anche la carriera) e le iniziative sociali che gli hanno garantito un posto nel cuore dei francesi e con cui ha concretamente inciso nella vita del suo Paese. Fino alla tragica fine, con la sua amata moto, su una statale della Provenza, avvenuta nel 1986 in circostanze che alcuni ritengono ancora dubbie.