Turbato dall'insuccesso dei suoi ultimi libri - tra cui Moby Dick, un capolavoro per i posteri, apparso troppo in anticipo sul suo tempo -, Melville nel 1857 progetta un viaggio in Terrasanta. Prima, però, coglie l'occasione per risalire la penisola italiana, partendo dalla Sicilia. È durante questo viaggio che annota scrupolosamente sensazioni e pensieri sul Bel Paese e sui luoghi che visita, confluiti in una narrazione in tempo reale. Ed è proprio tra le pagine di questo diario che emerge l'animo tormentato ma anche geniale del grande scrittore americano che ci regala in poche telegrafiche parole illuminanti squarci del nostro Paese.