"La maturità rende giovani" è una raccolta di poesie, osservazioni sulla natura e flashback della memoria che vanno, appunto, dalla maturità fino agli ultimi giorni di Hermann Hesse. Il grande romanziere e poeta tedesco è qui un uomo sereno e rappacificato che, con un sorriso ironico e nostalgico, coltiva con stupefatta meraviglia il giardino della propria vecchiaia in cui ogni giorno germogliano, come «fiori di cui un tempo non avremmo pensato di prenderci cura», le virtù preziose della pazienza, della disponibilità e dell'indulgenza. E così facendo l'autore, da quel «vagabondo dell'anima», da quell'essere costantemente in transito che è, intravede nella vecchiaia l'ennesima irrinunciabile occasione di formazione: perché la crescita non finisce mai e la ricerca di sé è un processo che si apre sull'infinito.