Il libro nasce dalla volontà di Mario Fiorentini (classe 1918) di completare la storia della sua vita. In realtà il saggio racconta un'esistenza divisa in tre fasi, con unico grande comune denominatore: la passione per qualcosa in cui si crede fermamente. La prima vita, dalla seconda metà degli anni Trenta fino all'occupazione nazista del 10 settembre 1943, racconta un "uomo di cultura", un intellettuale, che svolge attività nel mondo del cinema e del teatro, con interessi anche in campo musicale e artistico, tanto da conoscere molti attori e artisti in seguito diventati famosi. La seconda vita, dal settembre 1943 all'aprile 1945, lo racconta come "partigiano combattente". La terza vita, dagli anni Settanta agli anni Novanta, lo descrive prima come docente di matematica nelle scuole superiori e poi, dal 1 novembre 1971, come professore di geometria superiore all'Università di Ferrara.