Fëdor Michajlovic Dostoevskij non amava scrivere lettere e lo ripete più volte. Nonostante questo, il suo epistolario è ricchissimo; molti sono i suoi corrispondenti, alcuni tra i maggiori intellettuali e scrittori del tempo. Costretto, per ragioni biografiche, a soggiornare per anni all'estero, fu questo l'unico modo per mantenere rapporti con l'ambiente letterario russo. Le lettere sono uno strumento formidabile per conoscere la genesi dei principali romanzi, i progetti realizzati e non, le proposte ai molti editori e direttori. Ma, naturalmente, non c'è solo materiale letterario: assillato dai debiti e dai creditori, Dostoevskij ebbe difficoltà finanziarie per tutta la vita e di questo parla spesso ai suoi amici, parenti e corrispondenti. Oltre a ciò, ci sono le sue vicende sentimentali, la sua passione per il gioco, i dibattiti e le polemiche ideologiche, i grandi avvenimenti dell'attualità del tempo, la malattia. È, dunque, indispensabile seguire il suo tormentato e angosciato itinerario esistenziale per comprendere la grandezza di Dostoevskij come uomo e scrittore.