Nel suo diario autografo un giovane alpino della divisione Julia racconta la sua cruda avventura durante la seconda guerra mondiale. La sua infanzia; la partenza in guerra; la prima linea in battaglia con i russi che ubriachi di vodka si gettavano con ferocia all'assalto frontale contro le truppe italiane; la marcia verso i campi di concentramento e la lunga permanenza nei gulag sovietici e infine l'insperato ritorno a casa dopo quattro duri anni.