"L'autoproduzione è la vera rivoluzione", frase coniata dall'autrice all'inizio del suo percorso, è la bandiera di un cambiamento che comincia da Milano, di corsa tra un lavoro e una città che non lasciano sufficienti spazi di vita. L'autoproduzione è il veicolo di questo viaggio alla ricerca di alternative, è il pensiero filosofico e l'azione concreta nel costruirsi un mondo nuovo, sostenibile per il pianeta e per il proprio sentire. La liberazione dalla spinta consumistica, la realizzazione di una vita più sana, naturale e ricca, procede insieme alla liberazione mentale, alla ricerca di frugalità, di spazi per dedicarsi a ciò che si ama, innalzandosi oltre un presente in cui l'essere umano è forzato all'unico ruolo di compratore. Con ironia e saggezza, scorrono avventure e disavventure, pensiero economico e sociale, sul filo conduttore di un preparato industriale per torte che si trasformerà in un antico pane collettivo.