Questo libro pone un quesito antico che riguarda l'essere, il sognatore, e l'avere, il cinico. Ma siamo certi che non si possa essere cinici o sognatori allo stesso tempo o magari allo stesso momento o a secondo dei casi? Se questo è possibile l'autore non lo sa o forse non lo vuole dire, magari perché non ne è certo. Forse sarà meglio che ognuno decida da sé: il tempo dei cattivi maestri è alle spalle, per fortuna (o purtroppo)!