"Era da tempo che pensavo alla stesura di un libro che in qualche modo raccontasse qualcosa della mia vita, non per desiderio narcisistico, ma per un'esigenza sentita e molto forte di far conoscere ai miei cari e alle persone a me più vicine quelle parti di me che probabilmente - temevo o pensavo - non avevano mai conosciuto. La parte più conosciuta, certamente è quella di una persona che ha attraversato e che ha conosciuto tanti successi e tante cadute, attraversate comunque come un guerriero apparentemente indistruttibile, ma che ha finito per mettere in ombra le parti di me più fragili, più introverse e probabilmente più sconosciute. Sentivo però forte l'esigenza di poter presentare i sentimenti, le emozioni e le paure che hanno attraversato la mia vita, avvertendo in me la difficoltà di poterle scrivere, di poterle fare arrivare alle persone alle quali ho dedicato questa piccola fatica. Conoscevo Tonino Zana da anni ci eravamo incrociati alcune volte, un po' avevo letto di lui e riconoscevo nella sua scrittura quello che stavo cercando: la capacità di descrivere le emozioni. Ecco che allora ha iniziato a farmi parlare e secondo me è riuscito pienamente ad aprire il mio cuore."