Alessio, Barbara, Cristina, Giorgio, Irene, Margherita, Mario, Maurizio, Susanna. Se vi chiamate con uno di questi nomi, scordatevi auguri e regali, perché voi ufficialmente non avete un onomastico! Ebbene sì, il vostro santo di riferimento infatti non "esiste più". In pochi lo sanno, ma nel 1969 in seguito alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II, Papa Paolo VI con la lettera apostolica Mysterii Paschalis mise mano al Calendarium Romanum per togliere i nomi di alcuni santi, in considerazione del fatto che nei secoli le feste fossero aumentate in numero spropositato. Il risultato fu che ben 31 nomi furono depennati, 33 lasciati al culto locale di qualche regione o città e 95 declassati a "memoria facoltativa". Per la scelta dei santi da cassare si adottò il criterio dell'attendibilità storica: furono depennati quelli che studiosi e teologi ritenevano fossero stati "inventati", cioè creati anticamente dal popolo e divenuti poi "leggendari". Ma se per la Chiesa si tratta di personaggi mai esistiti e quindi non degni di venerazione, per i fedeli rimangono invece veri e propri santi da invocare e a cui chiedere aiuto.