"Il futuro ha un cuore antico". Non so perché, appena ho visto le foto di Saverio e i disegni di Paola, mi è venuta in mente questa frase che fa dà titolo a un libro di Carlo Levi: difatti un mondo antico e giovane al tempo stesso, come nel celebre reportage di Levi, è ciò che ho ritrovato in queste pagine. Le immagini scorrono con naturalezza e le cose del mondo sono fuori dal tempo: una porta, una finestra, un vaso di fiori, simboli di esistenze vere non virtuali, non ancora travolte dal nostro frenetico andare, che ancora coniugano i ritmi di una umanità non connessa, legata ai luoghi e ancora capace di cogliere il genius loci. Ciò che gli autori fanno è ricreare una realtà tutta nuova rivisitata in chiave fortemente originale e personale, una realtà frammentata, segmentata.