Il volume rappresenta una sintesi della storia di quello che non solo l'autore definisce "un albero nobile", ma numerosi ed acclarati scrittori dell'antichità greca e latina hanno celebrato e magnificato nelle proprie opere nel corso dei secoli e nel "cuore" del bacino del Mediterraneo, approdando come coltura anche nella conca di Venafro, cinta da dolci declivi e ridondante di piante di olivo secolari, oggi accolte e custodite nel Parco regionale degli olivi di Venafro, prima area protetta dedicata all'olivo istituzionalizzata nella primavera del 2011. Oltre al pregio dell'olio di Città, oggi come nell'antichità, il volume indaga nella tipologia del saggio, oltre alle geografie dell'olivo mediterraneo, le tipologie di olio prodotte in Venafro, gli usi dell'olio, le tecniche di spremitura sviluppatesi nel tempo, le tipicità dell'olivo locale con particolare riferimento all'"olivo maschio di Venafro" e alle specificità della Licinia venafrana, enumerando ed indagando altresì scrittori - venafrani, italiani (G. Presta fra questi) e stranieri dei Gran Tour, che hanno affrontato con curiosità, prima, con scientificità, poi, l'olivicoltura.