Il saggio indaga sulle interessate complicità tra i blocchi sovietici e americani durante la guerra fredda, in apparenza avversari ma nei fatti alleati per mantenere lo status quo. Levinson, dati alla mano, ripercorre gli episodi di cooperazione tra USA e URSS, elenca gli interessi finanziari, anche italiani (un capitolo è dedicato ai rapporti Agnelli-PCI), e dimostra come la distensione fosse il risultato non dell'impegno della politica ma di una rete fittissima di rapporti economici. Vodka-Cola delinea un sinistro scenario in cui Commissioni Trilaterali, lobbies finanziarie ed élites politiche tessono trame oscure e inconfessabili. Introduzione di Enrico Nistri.