Essere imprenditori significa spingersi oltre i propri limiti, scommettere su se stessi e sugli altri, essere pronti a cambiare con le proprie scelte la realtà che ci circonda. Lo spiega bene l'autore, restituendo, assieme al racconto della propria vita, anche uno spaccato del Nordest: dal bombardamento di Treviso nel '44, alla crisi economica, passando per la Dolce Vita e gli anni di piombo. Il fare impresa diviene così metafora esistenziale, in cui la sfida di ogni giorno è un'opportunità per migliorarsi e trovare il proprio ruolo nel mondo.