Può sembrare strano oggi scrivere un libro sui magazzini proprio quando si parla di economia post industriale, di produzione snella, di fabbrica integrata, concetti che rimandano a nuovi modi di fare impresa, basati sulla eliminazione delle aree di inefficienza organizzativa ovvero di tutti quegli spazi produttivi non indispensabili come i magazzini, i piazzali di parcheggio dei prodotti finiti, attraverso un processo che comprende anche la forza lavoro e il dimagrimento degli organici non direttamente produttivi. Si tratta di una filosofia di intervento iniziata diversi anni fa ma che si protrae ancora oggi alla luce della recente crisi economica.