Il fashion advertising è un linguaggio connotato da codici riconoscibili e la fotografia di moda, principale strumento delegato a veicolarne i messaggi, utilizza ambienti, colori, modelle, pose e situazioni unici e distintivi rispetto a qualsiasi altro mercato. Esistono però opinioni critiche a riguardo, secondo cui questa comunicazione è ripetitiva, povera, superficiale e stereotipata; in parte, incapace di evolversi. Con un approccio analitico di tipo semiotico, il volume considera il fashion advertising dagli anni Cinquanta a oggi per verificare la ragione d'essere di questi pregiudizi: ne risulta un percorso comunicativo che parte dallo stile catalogo degli esordi e arriva alle immagini pubblicitarie di oggi, storie accennate, frame di un ipotetico movie che ogni consumer può costruire e personalizzare. Si ripercorre così l'interessante storia della evoluzione di un linguaggio i cui codici estetici da una parte e le strutture discorsive dall'altra generano da sempre trasporto e immersione.