Che cosa hanno di speciale le organizzazioni culturali? Quali elementi occorre considerare nel valutarne la sostenibilità economica? Di quali attenzioni necessita la loro complessa gestione? Si tratta di domande le cui risposte definiscono un ambito di studi ancora giovane e in pieno sviluppo. Responsabili di una parte importante della vita dei cittadini, sia da un punto di vista culturale che sociale ed economico le organizzazioni culturali sono chiamate a legittimarsi agli occhi di una pluralità di attori privati e pubblici, alle cui attese devono rispondere: i cittadini, gli esperti, i sostenitori, i turisti. Possono essere imprese, enti non profit, organi della pubblica amministrazione, a cui è richiesto di caratterizzare in modo via via più professionale la propria offerta culturale e al contempo di ripensarla continuamente per non perdere il passo rispetto alla contemporaneità di cui pure sono motore di sviluppo. Per rispettare queste specificità ed evitare grossolani errori, non è possibile trasferire tout court soluzioni e pratiche manageriali sperimentate in altri ambiti, ma occorre prestare attenzione a contestualizzarle da un punto di vista culturale e sociale.