"I Tibetani da noi considerati buddisti e che si credono tali, hanno adottato molte credenze e pratiche che differiscono completamente dal buddismo originale. La stessa cosa accade per numerose dottrine prese in prestito dalla religione degli antichi abitanti del Tibet, lo sciamanesimo. L'influenza di Padmasambhava, il mago stregone venuto dall'Afganistan, è stata ed è tuttora grandissima in Tibet... ma anche altri eruditi hanno introdotto in Tibet le opere dei grandi filosofi indiani le dottrine tantriche... È una combinazione che, aggiunta agli insegnamenti del buddismo... forma oggi due aspetti della religione che incontriamo in Tibet: la religione popolare e quella degli intellettuali letterati" (Dalla prefazione). Il volume è presentato in una nuova edizione.