Un protagonista delle lotte sindacali ripercorre una delle svolte cruciali della democrazia italiana: il biennio 1968-69, stagione di lotte studentesche e operaie, di crescita della democrazia in fabbrica e di messa in discussione del vecchio modo di essere della sinistra. E proprio in quegli anni che prese il via il lungo processo teso a cambiare l'identità stessa del movimento operaio organizzato: il passaggio da una critica «quantitativa» del capitalismo a una critica «qualitativa», nella quale confluirono filoni diversi della nostra cultura. Per la sinistra italiana - secondo Trentin - anche un'occasione persa, per la tendenza a sottovalutare il sociale o a ridurlo alle esigenze del politico. Introduzione di Maurizio Landini.