Le vicende italiane del tardo Medioevo e le contraddizioni di un'epoca di passaggio fanno da sfondo a questo libro che indaga Sigismondo Pandolfo Malatesta attraverso la cultura materiale con l'intento di mostrare modelli di consumo e gusti di una piccola corte attorno alla metà del Quattrocento. Medaglie, libri, tarocchi, tappeti, vesti, gioielli, armi e altri oggetti commissionati o acquisiti da Sigismondo, di cui è rimasta memoria scritta, iconografica o materiale, sono i protagonisti di questo studio nel quale le informazioni tramandate dalle cose non si esauriscono nella loro descrizione fisica. Gli oggetti esaminati, in dialogo con altre fonti, sono in grado di evocare fatti, persone, legami e sentimenti, restituendo una dimensione quotidiana e più intima della corte riminese malatestiana e di un signore del primo Rinascimento, che desiderò primeggiare in molti campi, compreso quello dell'esibizione delle cose più nuove, originali e raffinate.